Sono in molti a chiederselo ma cosa c’è di vero? Vediamo se i contenitori per alimenti sono pericolosi o no
Da ormai alcuni anni il tema della sostenibilità ambientale e dell’Economia circolare è sempre più sentito e impattante sulla nostra quotidianità. In particolare, il tema dell’utilizzo della plastica e del suo riciclo ha raggiunto un’attenzione rilevante, soprattutto per quanto riguarda le strategie da utilizzare in ottica futura.
Ma e le nostra abitudini quotidiane a volte si scontrano con la realtà e con quelle che sono le reali possibilità di poter agire in ottica di sostenibilità e di sicurezza alimentare. In molti infatti si chiedono se i contenitori per alimenti – soprattutto quelli in plastica – sono pericolosi o no. Vediamo come rispondere a questa domanda e perché è un tema importante.
Cosa dicono le ricerche sui contenitori per alimenti
In un articolo pubblicato sul Guardian, si fa il punto su quelle che sono le attuali conoscenze derivanti da ricerche sulla sicurezza dei contenitori per alimenti. Secondo i CDC di Atlanta, gli ftalati, presenti nei contenitori per alimenti, sono ormai diffusi nel corpo di tutti i cittadini americani. Queste sostanze possono essere dannosi per il sistema endocrino e riproduttivo. Ad essere sotto accusa è anche il bisfenolo A e i suoi derivati, anch’essi interferenti endocrini e associati a disturbi nello sviluppo del feto. Si tratta di un materiale escluso da molti contenitori per alimenti, tanto che molti di questi riportano la dicitura “Bpa free”.
Tuttavia, questa sostanza è stata rimpiazzata da alcuni suoi sostituti, i quali però provocano gli stessi danni. Il Guardian cita alcune ricerche, come quelle dell’Università del Texas e della Washington State University, le quali mostrano che un quantitativo pari a una dose per trilione potrebbe avere già conseguenze misurabili. Un altro studio della New York University evidenzia inoltre che il Bus e il Bpf possano essere associati all’obesità infantile.
Ovviamente non sono solo i contenitori il problema. Purtroppo esistono cibi che entrano in contatto con numerose materie plastiche. Alcune ricerche hanno individuato oltre 4.300 composti che vengono potenzialmente impiegati in imballaggi alimentari. A preoccupare maggiormente è la stabilità dei materiali, i quali sono frequentemente soggetti ad attacchi da agenti fisici e chimici. Questo avviene per via del calore delle lavastoviglie e di forni a microonde o addirittura da alcuni alimenti grassi. Ragion per cui è consigliabile sostituire tutte le volte che è possibile i contenitori di plastica con metalli appositi o con il vetro. Inoltre, è sempre consigliabile non esporre la plastica a fonti di calore.