Lindt, cosa si sa dei materiali pesanti trovati nelle barrette di cioccolato fondente? Come si è difeso il marchio più popolare al mondo?
Lindt in questo momento è al centro dell’attenzione per una class action negli Stati Uniti, la ragione? L’azienda sarebbe accusata di nascondere livelli di metalli pesanti nel suo cioccolato. Non possiamo negarlo, Lindt è uno dei più noti cioccolati. A finire nel mirino sono il piombo e il cadmio, che sarebbero stati trovati nei campioni del cioccolato fondente.
Nello specifico, l’organizzazione no profit Consumer Reports nel 2022 aveva analizzato diverse barrette (28 in totale). Una questione che va avanti da diverso tempo, ma la nota azienda, però, si sta cercando di difendere proteggendo la qualità e l’eccellenza dei suoi prodotti.
Le barrette Lindt e l’alto livello dei metalli pesanti
È emerso da 28 barrette di cioccolato prodotte da Lindt la presenza di metalli pesanti. Purtroppo, però, i riflettori sono puntati anche su altre barrette che hanno alti livelli di metalli pesanti, come ad esempio: Green & Black’s, Tony’s Chocolonely e Lily’s. Altri, invece, analizzati risultano essere maggiormente sicuri. Nello specifico, tornando al cioccolato fondente Lindt sono stati trovati livelli che superano i limiti di sicurezza, ovvero del 166% per il piombo e dell’80% per il cadmio.
A fare tanto rumore la notizia, anche perché si tratta di una delle marche più famose e diffuse al mondo. Purtroppo, però, le cattive notizie non finiscono qui perché l’associazione dei consumatori statunitense ha ribadito che Lindt fosse a conoscenza della questione che riguardava i metalli pesanti almeno dal 2014. In tutto questo tempo, però, non si sarebbe mai mossa.
Cosa ha fatto Lindt dopo la class action?
La prima mossa di Lindt è stata quella di fermare la class action che andava avanti negli Stati Uniti, partita nel 2023, subito dopo le scoperte che erano state fatte in merito alle barrette di cioccolato da parte di Consumer Reports. L’azienda ha scelto di difendersi e ha ribadito che in ballo non vi sia nessuna pubblicità ingannevole, rincarando la dose e sostenendo che i prodotti non contenessero metalli pesanti.
Il tribunale di New York ha, però, respinto quanto dichiarato e ha sottolineato che in qualche modo i consumatori si sarebbero fidati della qualità di Lindt, che non, però, è stata ancora giudicata colpevole. Purtroppo, il tema del piombo e del cadmio presenti nel cioccolato fondente è stato sempre al centro di numerosi dibattiti. A tal proposito, si è pensato di agire in modo diverso, come ad esempio nella scelta di terreni che non abbiano livelli alti di metalli pesanti. Non finisce qui perché l’obiettivo è anche quello di optare per processi di lavorazione che siano più sicuri. Inoltre, è bene sottolineare che sono diversi i marchi che hanno a cuore la qualità dei loro prodotti, dunque, pensando a dei test che possano in qualche modo rivelare i livelli di sicurezza degli alimenti. Tutto questo potrebbe in qualche modo condurre ad una conoscenza più specifica dei prodotti che si sceglie di portare sulle tavole.