Solitamente inserita nel menù natalizio, eppure comporta una grave impatto sull’ecosistema: quest’anno è meglio rinunciare.
Lo chef stellato Mauro Colagreco ha recentemente fatto un appello, rivolto a tutte le famiglie, per tutelare l’ambiente e l’ecosistema, affinché si rinunci a preparare un particolare piatto tipico del Natale. Con l’avvicinarsi del Natale, in tanti stanno già pensando a cosa portare in tavola. Nella nostra tradizione, ci sono specifici piatti che solitamente di preparano per le festività.
Tra le ricette più consumate a Natale, troviamo anche quella che prevede la cottura di una particolare specie, inserita nella Lista Rossa della IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Si tratta di una specie a rischio, che occorre tutelare, e per questo motivo è bene rinunciare a prepararla, optando per altre soluzioni.
Cosa eliminare dal menù di Natale per evitarne il rischio estinzione: l’appello dello chef Colagreco
Purtroppo, l’anguilla europea sta affrontando un delicato periodo storico. Protagonista delle tavole in tante Regioni italiane, questa specie è entrata nella lista delle specie a rischio estinzione. Un declino causato dalla pesca intensiva e dalla distruzione del suo habitat naturale.
Tra l’altro, la pesca intensiva, di anguilla e di tutte le altre specie animali, così come gli allevamenti intensivi sulle terraferma, è una delle maggiori cause di inquinamento ambientale e del cambiamento climatico. Le anguille europee sopravvivono a diverse sfide, dalle dighe all’inquinamento dei fiumi. Negli ultimi venti anni, la popolazione di anguille è diminuita del 90%.
Significa che, se non si fa qualcosa per tutelare la specie, l’estinzione avverrà a breve. Occorre prendere misure urgenti, ma i Governi non sembrano muoversi. E così, sono gli chef a lanciare un appello a tutte le famiglie e ai pescatori. Mauro Colagreco, tre stelle Michelin e ambasciatore di Buona Volontà dell’UNESCO per la Biodiversità, ha recentemente registrato un video per il Natale 2024.
Il video dello chef stellato: “Non mangiate l’anguilla”
Attraverso il video, lo chef ribadisce il suo appello a rinunciare a consumare anguilla per Natale. Il rischio è che tra dieci anni, le anguille europee saranno estinte. Bisogna lasciare perdere questa specie, darle il tempo di ripopolarsi, per poi riportarla in cucina quando sarà fuori pericolo. Ma in questo momento, non è il caso di pescarla e di acquistarla per i nostri menù.
Già da due anni, diversi chef hanno divulgato lo stesso appello di Colagreco, sintomo che i grandi della cucina sono uniti nella tutela dell’anguilla. Nell’ultimo anno, infatti, questa specie è stata eliminata dal menù di quasi 600 hotel e ristoranti. Occorre proteggere la biodiversità, sposando questa nobile causa. Meglio preferire un Natale senza anguille, per il bene di tutti.
Nel frattempo, in laboratorio si sta testando, oltre alla carne bovina coltivata, anche la carne di anguilla, prodotta dalla startup Forsea Foods, prelevando le cellule embrionali degli animali. Dunque, un ottimo modo per continuare a consumare carne in futuro, senza ricorrere all’uccisione di animali, senza stermini di massa, e riducendo gli allevamenti intensivi.