Questi 7 elettrodomestici sono i più grandi consumatori di energia in casa: attenzione alla bolletta

Ci sono alcuni elettrodomestici che consumano energia anche quando non sono accesi, facendo lievitare il costo della bolletta.

Passato il periodo del caldo intenso – quest’anno è durato più del solito (soprattutto al Sud) – si potrebbe pensare che è finalmente giunto il periodo in cui si può risparmiare qualcosa sulla bolletta dell’elettricità. In realtà questo è vero in parte, perché i condizionatori d’aria potranno anche rimanere spenti, ma le ore di luce sono minori e c’è maggiore bisogno di illuminazione artificiale, inoltre il freddo e il maltempo invogliano di più a rimanere in casa.

Questo già potrebbe portare ad un maggiore consumo di energia da parte di tutti i componenti della famiglia, senza contare il fatto che per risparmiare sul gas si può ovviare anche con scalda sonno, stufe elettriche e pompe di calore. Insomma in base alle abitudini casalinghe l’inverno potrebbe essere il periodo in cui si consuma maggiore elettricità e nel quale le bollette tendono a gonfiarsi.

Inoltre bisogna fare attenzione ad alcuni elettrodomestici che tutti abbiamo in casa e che, anche da scollegati, finiscono per consumare energia senza che ce ne accorgiamo. Ad evidenziare il problema ci ha pensato il National Resources Defense Council americano, stimando che questi elettrodomestici “vampiri” costano tra 1.30 e 2.60 dollari (1.23-2.47 euro) per chilowatt consumato, arrivando persino a costare 200 dollari l’anno (190 euro circa).

Ovviamente il costo varia da Paese a Paese e da compagnia e compagnia, ma possiamo ipotizzare che il costo sia più o meno simile. Resta da capire quali sono questi “vampiri” e come bisogna comportarsi per evitare che facciano lievitare la bolletta a fine mese.

Quali sono gli elettrodomestici che pesano sulla bolletta anche da spenti

Partiamo con due dispositivi che abbiamo quasi tutti in casa e che vanno in coppia, ovvero le televisioni e le console da gaming. Sebbene siano spenti, questi dispositivi in realtà rimangono in standby, pronti a ricevere dei degnali per attivarsi. Nel caso del televisore può essere il telecomando, ma anche lo smartphone qualora si abbia una tv di ultima generazione. Stessa cosa per le console che possono essere attivate con un semplice tocco di un tasto presente sul controller di gioco.

Anche tutti gli elettrodomestici da cucina, se tenuti costantemente collegati alla presa elettrica, continuano a consumare energia anche quando sono spenti. L’esempio principe è probabilmente il microonde che mantiene il display accesso, così come la friggitrice ad aria, la macchinetta del caffè e il forno elettrico (il quale possiede tra l’altro un orologio interno).

Consuma costantemente energia anche il frigorifero, ma in quel caso ci troviamo di fronte ad un elettrodomestico insostituibile e che necessita di rimanere accesso h24. L’unica eccezione può essere quando si parte per un viaggio di una settimana, ma anche di pochi giorni: durante la nostra assenza possiamo staccarlo se non c’è niente che possa deperire al suo interno.

Termostati, condizionatori, scaldabagno e caldaie continuano a consumare energia costantemente, alcuni perché devono mantenere una temperatura costante, altri perché devono essere pronti a funzionare rapidamente. Per i computer fissi il discorso è simile a quello fatto a tv e console da gaming, visto che rimangono in standby anche quando sono spenti. Infine i caricabatterie dei cellulari che rimangono in tensione anche quando non c’è un telefono collegato.

Al di là di elettrodomestici come frigo e caldaia che devono rimanere sempre in funzione, per tutti gli altri dispositivi possiamo ovviare con l’acquisto di una multi presa con interruttori singoli, così da attivare le prese che ci servono all’evenienza e staccare tutte le altre.