In inverno c’è una particolare vitamina che non devi assolutamente farti mancare: la stragrande maggioranza di italiani ne sono carenti
Fare il pieno di vitamine, specie in inverno, è fondamentale per consentire all’organismo di funzionare al massimo delle sue potenzialità, proteggendosi dai malanni di stagione. Anche se, a differenza del periodo estivo, vi sono particolari vitamine che risultano molto più difficili da assumere.
Il riferimento, nella fattispecie, è alla vitamina D. Secondo gli studi, infatti, essa tende a calare di parecchio nei mesi contraddistinti dal brutto tempo: addirittura 8 italiani su 10 avrebbero livelli di vitamina D al di sotto dei valori minimi.
Il rischio, laddove non si abbia una sufficiente dose di vitamina D in circolo, è che ci si becchi con molta più frequenza malanni di stagione di cui, invece, faremmo volentieri a meno. Cerchiamo, innanzitutto, di capire perché la vitamina D è così importante per il nostro corpo. E, in secondo luogo, come fare per assumerla se si è carenti.
Vitamina D: a cosa serve, e quali sono i rischi di un’eventuale carenza
È nota a tutti con l’appellativo di “vitamina del sole”, e non è un caso. D’estate, infatti, il pericolo di avere livelli inferiori di questa vitamina cala nettamente.
Conosciuta anche come calciferolo, questa vitamina liposolubile è presente naturalmente in alcuni alimenti, oltre che disponibile sotto forma di integratori alimentari. Il meccanismo che consente la sua sintesi è davvero semplice. Parte tutto dai raggi ultravioletti del sole, che nel momento in cui colpiscono la pelle ne innescano la produzione. Ecco spiegato perché, d’estate, è praticamente impossibile sviluppare una carenza di vitamina D.
Tra le funzioni ricoperte da questa sostanza vi è il contributo all’assorbimento di calcio e fosforo, fondamentali per la salute delle articolazioni e delle ossa, in quanto contrastano il rischio di osteoporosi.
Dall’altro lato vi è il contributo in termini di difese immunitarie. La vitamina D, nello specifico, serve ad aumentare il livello di scudo innalzato dal nostro corpo, proteggendoci da malattie e disturbi di vario tipo, specie quelli stagionali. Ciò premesso, veniamo al dunque: di fronte a una carenza di vitamina D, qual è il modo migliore per correre ai ripari?
Vitamina D: come fare per integrarla
Le linee guida generali raccomandano di assumere almeno 600 Ul di vitamina D ogni giorno. Una soglia che, per gli over 70, viene innalzata a 800 Ul. Durante i mesi invernali, in modo particolare, occorre fare il pieno di tutti quegli alimenti che ne contengono a volontà.
A partire dai pesci grassi, come sgombro, salmone e sardine, che ne assicurano una discreta quantità. Da non trascurare i latticini, in particolare latte e yogurt, nonché alimenti come i cereali, i funghi e il tuorlo d’uovo, che ne contengono una discreta quantità.
Uno stratagemma da tenere a mente per aumentare l’apporto di vitamina D è quello di potenziarne l’assorbimento. In che modo? Abbinando nello stesso menu i cibi che la contengono con alimenti ricchi di grassi sani, come avocado, olio di oliva e noci, ai quali aggiungere alimenti contenenti calcio: latticini, verdure a foglia verde e legumi.