Un consiglio dell’idraulico sullo scaldabagno permetterà di ottenere un importante risparmio in bolletta e metterlo in pratica è un attimo.
Lo scaldabagno incide sui costi in bolletta. Per ammortizzare la spesa bisogna utilizzarlo correttamente seguendo alcuni accorgimenti che vengono suggeriti dagli idraulici.
Una doccia calda in un bagno con temperatura ideale è il massimo in inverno. Quando fuori il freddo e il vento imperversano e si torna a casa dopo il lavoro o gli impegni quotidiani si ha voglia di togliersi da dosso la giornata pesante e ritrovare una serenità fisica e mentale. Niente di meglio di una calda doccia, del pigiama e di un plaid sdraiati sul divano per recuperare le energie. Bisogna fare attenzione, però, a non passare troppo tempo sotto l’acqua o i consumi lieviteranno così come l’importo della bolletta.
Specialmente in inverno occorre affrettarsi perché le spese che incideranno in fattura sono molte. Il riscaldamento in primis, vera piaga per le famiglie italiane che ancora hanno una caldaia a gas. Ci sono degli accorgimenti volti al risparmio come l’uso delle valvole termostatiche per riscaldare le stanze in modo diverso in base alle esigenze o la scelta di una temperatura di venti gradi circa piuttosto che ben più alta. C’è poi un’altra indicazione che forniscono gli idraulici a cui spesso non si presta attenzione e che invece è importante per ridurre i costi in bolletta.
Chi ha lo scaldabagno può risparmiare molto in bolletta, ecco come
Lo scaldabagno è nostro alleato per fare una doccia calda ma è un nemico in bolletta. Dobbiamo bilanciare pregi e difetti mettendo in atto degli accorgimenti. Una prima indicazione l’abbiamo già data, quella relativa alla tempistica. Cinque minuti dovrebbero essere sufficienti per lavarsi. C’è, poi, un altro consiglio che incrementerà il risparmio e riguarda sempre il tempo. Quando conviene usare lo scaldabagno?
Per rispondere dobbiamo ricordare che molti fornitori di energia elettrica dividono i costi per fasce orarie, F1, F2 e F3. La fascia più cara è la F1, tra le 8.00 e le 19.00 dal lunedì al venerdì. Considerando che uno scaldabagno consuma in media 800 kWh all’anno per persona, stimiamo per una famiglia di 4 componenti un consumo di 3.200 kWh in un anno. Utilizzando l’energia di fascia F1 si pagheranno mediamente 0,228 euro/kWh (naturalmente la cifra esatta dipenderà dal contratto) ossia 729,60 euro all’anno.
Se usato, invece, in fascia 2 o 3 (dalle 19.00 alle 8.00 e durante i weekend) il costo annuale si ridurrà fino a 656 euro. Un risparmio di circa 73,60 euro che si ottimizza installando un timer elettrico che permetto allo scaldabagno di funzionare solo quando l’energia costa meno. Quanto detto non vale per chi ha sottoscritto una tariffa monoraria con il gestore di energia.
In tal caso indipendentemente dall’orario di utilizzo dello scaldabagno i consumi resteranno uguali così come i costi in bolletta. Altri trucchi per un risparmio garantito sono la manutenzione regolare, una temperatura dell’acqua di 60 gradi in inverno e 40 in estate e l’installazione dello scaldabagno vicino agli impianti da servire.